I meridiani energetici sono una rete fittissima di canali che collega tutto l’organismo, equiparabili ai vasi sanguigni della medicina occidentale.
All’interno scorre il “Qi” (o “Soffio”), ossia l’energia che ha il compito di rendere vivente qualsiasi cosa che la contiene.
Sono stati scoperti oltre duemila anni fa durante il regno Huang Di, l'imperatore giallo, considerato uno dei cinque imperatori più rilevanti che abbiano mai governato l’impero cinese. A lui viene attribuita la fondazione di tutti i concetti attribuibili alla medicina tradizionale cinese (che in questo articolo riporteremo con l'abbreviazione "MTC").
Ogni connessione che viene a stabilirsi fra questi canali dà vita ad un circuito che interconnette e scambia energia fra tutti gli organi e i distretti corporali.
Secondo la medicina tradizionale cinese, quando un organismo è in perfetta salute, l’energia Qi scorre in equilibrio all’interno dei meridiani o canali energetici. Al contrario, nei casi in cui si verificano ristagni oppure l’energia scorre in disarmonia rispetto a determinate sezioni del corpo, si possono riscontrare problematiche dal punto di vista della salute.
Sono molti i massaggi orientali che hanno lo scopo di agire positivamente sul
benessere globale andando a lavorare sul flusso energetico all’interno di questi vasi. Due di questi sono il
massaggio Tuina di origine cinese e il massaggio Shiatsu giapponese.
Un operatore Shiatsu, durante il trattamento va a praticare delle digitopressioni in determinati punti: i cosiddetti punti dell’agopuntura, ossia gli snodi energetici in cui i meridiani si collegano l’uno con l’altro, allo scopo di stimolare e accrescere la circolazione di energia Qi all’interno di essi.
In antichità, il funzionamento dei meridiani e il flusso di energia Qi all’interno di essi, veniva spiegato e tramandato attraverso la metafora dell’acqua sulla terra. Sul nostro pianeta infatti, i corsi d’acqua hanno la funzione di scorrere da un territorio all’altro in modo costante. Situazioni di eccessiva, o al contrario scarsa portata d’acqua nei corsi, sono causa di disagi a carico del benessere della natura.
La stessa cosa accade nel corpo, dove i canali sono il circuito attraverso cui viene trasportato il vero nutrimento: l’energia che dona vita. Un flusso armonioso, mai eccessivo e mai scarso, sono fonte di vitalità e salute.
Curiosità:
Fin dagli anni ’80 gli studiosi hanno dedicato numerose ricerche per scoprire se i meridiani della MTC potessero avere delle evidenze anatomiche sul corpo umano. A tal proposito, verso la fine degli anni ’90 questa tesi è stata confermata da un esperimento che ha impiegato un macchinario molto sensibile di tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto. Il fluido è stato iniettato sia in corrispondenza di un presunto meridiano, sia in una zona dove teoricamente non sarebbe dovuto passare alcun canale energetico. Dall’esame è stata evidenziata una conduttività del mezzo di contrasto in corrispondenza del meridiano, mentre nel punto in cui non trovava riscontro il passaggio di nessun canale energetico si è in effetti assistito ad un ristagno del fluido radioattivo.
Come abbiamo detto in fase introduttiva, il Qi è l’energia che secondo le discipline orientali ed in particolare la MTC, porta vita all’interno degli esseri dell’universo e nell’universo stesso.
Esistono due poli secondo cui quest’energia lavora e viene bilanciata: il polo Yin è quello femminile e il polo Yang è quello maschile. Un equilibrio perfetto tra queste due polarità all’interno del flusso nei meridiani, porta un organismo a vivere in buona salute.
L’energia Qi ha tre diverse fonti. Può essere considerata un’energia nutritiva, cioè derivante dagli alimenti che vengono introdotti nel corpo, i quali vengono metabolizzati e trasformati appunto in energia utilizzabile.
Il Qi è poi un’energia respiratoria, derivante cioè dall’aria che viene inspirata. Infine, è un’energia denominata ancestrale, ossia acquisita dai geni materni e paterni. Quest’ultima risiede nel corpo in corrispondenza della zona sotto-ombelicale.
Secondo la MTC, queste tre fonti di Qi, scambiano strette connessioni all’interno del corpo umano, si mescolano, si uniscono, si trasformano e si bilanciano per dare all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno.
Secondo la MTC, il corpo è formato da 12 meridiani (Jing Luo) con la funzione di far fluire all’interno di essi l’energia Qi e irrorare tutti gli organi ad essi collegati.
Tutti i meridiani però, non sono “pieni” di energia allo stesso modo nell’arco di tutte le ore della giornata, ma hanno dei picchi e dei cali, come delle vere e proprie onde.
In particolare, ogni meridiano è nel pieno della propria attività per 2 ore al giorno e trova invece il suo punto down esattamente 12 ore dopo il suo picco. Essendo che ad ogni meridiano corrisponde un organo, risulta facile capire il motivo per cui, secondo la medicina orientale, si possa agire su determinati distretti corporei in base alle ore in cui si manifesta il disagio.
Ad esempio, il meridiano che interessa i polmoni si trova nel pieno della sua attività dalle 3 alle 5 del mattino e affronta il calo tra le 15 e le 17. Per questo motivo se si affronta un costante risveglio notturno in queste ore, presumibilmente i polmoni soffrono di un disequilibrio energetico e quindi un eventuale trattamento andrà ad orientarsi verso questa direzione.
Lo stomaco invece trova il picco tra le 7 e le 9 del mattino e la fase down avviene tra le 19 e le 21. Proprio per questo, la colazione dovrebbe essere il pasto più ricco e andrebbe consumata nella fase di picco energetico dello stomaco al fine di essere digerita con maggior facilità. Per lo stesso motivo sono sconsigliati pasti pesanti nelle due ore in cui il meridiano dello stomaco si trova povero di Qi, perché il cibo rimarrebbe non metabolizzato per tutta la notte andando ad affaticare altri organi.
Questo meccanismo prende il nome di Ciclo Circadiano.
Di seguito proponiamo uno schema delle ore di picco e down dei diversi meridiani associati ad organi e visceri:
La stretta correlazione tra organi e meridiani appare molto marcata se prendiamo in considerazione il ciclo circadiano. Tutto ciò però è fortemente legato anche alla sfera emozionale nell’individuo.
Sappiamo che le discipline
olistiche operano secondo una visione d'insieme, considerando l’uomo come un sistema integrato composto di mente, corpo e spirito. Nelle tradizioni orientali gli organi hanno un impatto diretto sulle emozioni e sulla spiritualità e viceversa.
Questo perché il sangue che scorre nei canali secondo la medicina cinese assume una rilevanza più profonda rispetto al sangue preso in esame nella medicina occidentale. In occidente infatti il sangue è considerato solo da un punto di vista prettamente anatomico e funzionale ed è un fluido composto di particelle (globuli e piastrine) che ha lo scopo di irrorare gli organi.
Secondo la MTC, il sangue che scorre nei meridiani assieme al Qi, assume una filosofia che va ben oltre all’aspetto fisiologico.
Viene infatti visto come una parte integrante della formamentis spirituali in quanto è
sede dello “Shen” ossia lo spirito. Per gli orientali il sangue è quindi un fluido caldo che ha lo scopo di donare vitalità e calore non solo alle parti anatomiche dell’organismo, ma anche all’anima.
Per comprendere come meridiani energetici, organi ed emozioni sono realmente un tutt’uno nella filosofia orientale occorre addentrarci nella spiegazione di com’è costituito questo complesso di canali.
I meridiani che trasportano Qi e sangue sono dodici. Sei di questi originano dai visceri (vescica biliare, intestino tenue, stomaco, intestino crasso, vescica urinaria, triplice riscaldatore) e hanno polarità Yang, mentre gli altri sei, con energia Yin originano dagli organi fegato, cuore, milza pancreas, polmone, rene).
Ci sono poi altri meridiani superficiali che originano invece dagli arti.
Intervenendo quindi su uno specifico meridiano, si arriva a stimolare la funzionalità dell’organo ad esso collegato anche se questo si trova molto distante dalla sezione corporale in cui risiede l’organo stesso.
I meridiani, all’interno del loro percorso, incontrano dei punti di “snodo o raccolta”, paragonabili ai linfonodi del sistema linfatico nella medicina occidentale. Questi sono i punti presi in considerazione nell’agopuntura e sono 365, come i giorni dell’anno. Ogni punto va a stimolare uno dei 7 chakra, i quali sono direttamente collegati alla sfera spirituale ed emozionale.
Proprio per questo motivo, la catena che congiunge organi ed emozioni è così integrata nel sistema dei punti e meridiani.
Da ciò ne consegue che un particolare squilibrio a livello di un meridiano può ripercuotersi anche nella sfera emotiva e viceversa. Secondo la MTC, quelle che nella medicina moderna vengono chiamate “manifestazioni psicosomatiche”, non sono altro che squilibri energetici dei meridiani che si riflettono a livello della totalità dell’individuo.
Il complesso sistema di canali che percorre il corpo umano comprende i 12 Meridiani principali, altri detti straordinari e infine i collaterali.
I meridiani principali sono appunto 12 (sei dei quali originano dagli organi e altri sei dai visceri) e rappresentano la grande circolazione. Scorrono longitudinalmente lungo l’asse corporale e hanno la funzione di trasportare la percentuale maggiore di Qi e farla arrivare ai punti più esterni del corpo, bilanciando durante il loro corso Yin e Yang. Ricordiamo che i meridiani che originano dagli organi hanno energia Yin, mentre quelli che partono dai visceri hanno energia Yang.
I meridiani straordinari sono quelli che si formano nel momento in cui comincia a strutturarsi l’embrione a partire dai gameti maschili e femminili. Questi, sono la fonte primaria del Qi ancestrale descritto all’inizio dell’articolo e svolgono una funzione regolatrice e armonizzatrice di energia. Intervengono infatti come supporto nel momento in cui i meridiani principali non riescono a svolgere la loro primaria funzione.
Di tutti i meridiani straordinari, solo due hanno un percorso a sé stante (il Ren mai e il Du mai), gli altri seguono la stessa strada dei meridiani principali.
Il meridiano Ren mai, detto anche Vaso Concezione è portatore di energia Yin e si sviluppa a partire dal perineo, corre poi lungo l’asse addominale per arrestarsi all’altezza del mento.
Il Du mai, chiamato Vaso Governatore, si sviluppa invece dalla testa e corre lungo il dorso. È portatore di energia Yang, infatti alimenta tutti i canali con il medesimo polo.
Ci sono infine i meridiani Collaterali i quali si trovano più in superficie e hanno la funzione straordinaria di creare una fittissima micro-rete di collegamento capillare che integra i collegamenti già presenti grazie agli altri meridiani.
I collaterali seguono un percorso centripeto, partendo dalle estremità del corpo (mani, piedi) per andare a legarsi con le articolazioni ed in generale l’apparato muscolo scheletrico, intersecandosi con i meridiani principali da cui traggono il nutrimento. Questi canali trasportano la WeiQi (energia difensiva istintuale), che ha il compito di creare la prima barriera di difesa del corpo. Hanno la particolarità di essere un riflesso diretto delle emozioni inconsce e spesso represse.
Dallo stato delle articolazioni, dei muscoli e della postura si possono mettere in luce aspetti emozionali ignorati. La scienza occidentale identifica ad esempio posture di chiusura come atteggiamenti di introversione emozionale, oppure contratture muscolari come tensioni emotive inespresse derivanti da ansia e stress. Questo aspetto, nella medicina orientale trova spiegazione nell’osservazione del funzionamento dei meridiani collaterali.
Nel corso dell’articolo più volte è stata sottolineata l’importanza per la MTC, di creare un equilibrato flusso di Qi all’interno dei canali. Sappiamo che la Qi ha tre diverse fonti: nutritiva, respiratoria e ancestrale.
Per mantenere un corretto bilanciamento energetico si può intervenire correggendo l’apporto energetico delle tre fonti.
I primi due tipi di Qi sono due parametri su cui si può influire attivamente correggendo lo stile di vita. Ad esempio, l’energia nutritiva può essere bilanciata con l’assunzione o al contrario l’esclusione di alcuni alimenti nella dieta. Cibi di origine animale o con un elevato contenuto di sale hanno una prevalenza netta di energia yang, mentre alimenti e bevande molto zuccherati hanno una sproporzione verso l’energia yin. Mantenendo un equilibrio nello stile di alimentazione bilanciando queste due energie può essere un buon punto di partenza per creare un flusso Qi equilibrato.
L’energia derivante dalla respirazione può essere invece modulata trascorrendo più tempo all’aria aperta e sfruttando le energie del Sole (analogia con la Vitamina D nella medicina occidentale).
Per quanto riguarda invece il terzo tipo di Qi, quello ancestrale, l’unico modo in cui si può intervenire è cercare di conservarlo il più possibile. Alcuni accorgimenti per poter fare ciò sono ad esempio lo svolgimento di pratiche sessuali costanti e pure (come quelle suggerite dalla filosofia tantrica), oppure dedicarsi a sedute meditative o ginnastiche orientali come il Qi gong e il Tai chi chuan.
Lo stato di salute si raggiunge proprio nel momento in cui il Qi viene distribuito e bilanciato uniformemente tra gli organi ed in generale le cellule. La malattia corrisponde invece ad un flusso eccessivo o al contrario carente di energia yin piuttosto che yang.
Stati di stress e ansia possono causare blocchi o ristagni di Qi in determinati canali o punti, così come traumi fisici o emotivi.
Intervenire con pratiche come lo Shiatsu, il massaggio cinese, agopuntura, riflessologia plantare e altre tipologie di massaggio olistico, oltre che dedicarsi ad un corretto stile di vita, può essere un validissimo rimedio per permettere al corpo di riprendere il flusso corretto di energia.
Nella filosofia orientale, il tutto integra il tutto. Questo significa che l’uomo, il tutto per definizione in quanto è fatto di mente, corpo e spirito, è inserito all’interno dell’Universo e prende parte al grande Sé universale con cui a sua volta interagisce e scambia energia.
Per la MTC, ogni cosa è riconducibile ai 5 elementi che costituiscono il pianeta: Metallo, Acqua, Legno, Fuoco, Terra.
Anche gli organi e ai visceri, e di conseguenza i meridiani ad essi connessi e le emozioni che ne scaturiscono hanno un’associazione con i 5 elementi universali.
L’elemento Metallo ad esempio ha un collegamento con polmoni (organo) e intestino crasso (viscere) ed è responsabile di emozioni come l’angoscia.
L’acqua ha a che fare con i reni (organo) e la vescica (viscere) e l’emozione collegata è la paura.
L’elemento Legno rappresenta il fegato (organo) e la cistifellea (viscere) e la rabbia è il sentimento che viene espresso.
Il fuoco è invece connesso con la gioia e gli organi e visceri di riferimento sono il cuore e l’intestino tenue.
Infine, all’elemento Terra vengono associati lo Stomaco, la milza e il pancreas e il sentimento che ne deriva è la preoccupazione.
Un piccolissimo rimando di questa filosofia la possiamo trovare anche nella cultura occidentale quando per parlare di rabbia, talvolta si usa l’espressione “mi avveleno il fegato”. Oppure, la gastrite ed il bruciore di stomaco vengono spesso associati a stati di preoccupazione.
È interessante notare come le classiche manifestazioni psicosomatiche, così definite dalla medicina moderna, abbiano dei collegamenti molto più approfonditi e colmi di storia e filosofia secondo le antichissime teorie orientali.