Massaggi orientali

Shiva la divinità

Chi è Shiva e cosa rappresenta

Shiva è una delle divinità principali della cultura induista e insieme a Brahma e Vishnu, è uno dei tre componenti del Trimurti, la divinità a tre teste simbolo della creazione. Shiva rappresenta la distruzione, ma contrariamente a ciò che si possa pensare, non si tratta di una distruzione in termini negativi, poiché Shiva disintegra e dissolve tutto ciò che è malevolo, ignorante e legato alla morte, per poi ricostruire, ricreare, partendo da basi positive.

Il suo nome infatti è legato alla creazione, deriva dal sanscrito e significa "benigno", "auspicio", pertanto egli rappresenta tutta l'energia che sta alla base di ogni trasformazione dell'universo. Il Dio Shiva appare anche nella cultura Buddhista, nella quale non viene celebrato come un Dio, bensì un'entità che si prostra davanti al Buddha compassionevole per ottenere la Buddhita, ossia il risveglio della mente, la consapevolezza di sè, la saggezza e la purificazione da ogni contaminazione, al fine di ritrovare la propria spiritualità.

I vari nomi di Shiva

Il Dio Shiva essendo considerato il Signore assoluto di tutti gli esseri, è anche conosciuto con altri 108 nomi, ognuno dei quali rappresenta una sua diversa dimensione. Di seguito ne indichiamo alcuni, tra i più conosciuti:

  • Akshayaguna: colui che possiede potere e qualità illimitati.
  • Mahadeva: il grande Dio, il supremo ed eterno.
  • Shankar: il benefattore.
  • Kailashadhipati e Kailashnath: Signore e padrone del monte Kailash.
  • Shambhu: il magnanimo.
  • Nataraja: il re della danza Tandava, la danza estatica che Shiva esegue al termine di ogni era, al fine di distruggere l'universo e, in veste di Dio della creazione, ricostruire.
  • Rudra: il Dio potente e tempestoso.
  • Pashupati: il Signore degli animali.
  • Tripurantaka: il distruttore dei tre mondi.
  • Vishwanath: il Signore dell'universo.

Come viene rappresentato

Attorno alla figura di Shiva vi è un forte simbolismo, che andremo a spiegare tramite i modi con i quali esso viene raffigurato:

  • Posizione: Shiva potrebbe essere rappresentato in due varianti:
    • 1) Shiva Padmasana: il Dio viene rappresentato in meditazione, nella posizione del loto, per sottolineare il suo aspetto ascetico. Davanti a lui è possibile trovare pelle di animali a simboleggiare la supremazia di Shiva sulla natura e vassoi di fiori e offerte in frutta e cibi vari.
    • 2) Shiva Nataraja: raffigurato dentro un cerchio di fuoco, mentre esegue la danza Tandava e tiene un piede sollevato e uno poggiato su un demone che simboleggia l'ignoranza.
  • Tridente Trishula: nella mano destra a rappresentare i poteri di Shiva, quindi quello della distruzione, della trasformazione e della creazione.
  • Quattro braccia: è rappresentato con due braccia destre e due sinistre. Solitamente una destra è alzata in una posizione che incoraggia a non avere paura, mentre l'altra può tenere in mano o un tamburo a forma di clessidra che simboleggia gli spiriti maschile e femminile e il ciclo di distruzione e creazione, o il tridente Trishula. Nelle mani sinistre potrebbe tenere una piccola fiammella simbolo di purificazione, o un rosario e l'altra è spesso poggiata sul ginocchio.
  • Capelli: può essere rappresentato con i capelli ammassati in modo disordinato, oppure con uno chignon alto. Dai capelli parte un piccolo rivolo d'acqua a rappresentare il fiume Gange e la purificazione
  • Terzo occhio: posto al centro della fronte a rappresentare l'interiorità, tutto ciò che non è fisico, ma può essere visto. La leggenda narra che durante lo Yoga il Terzo Occhio di Shiva si sia aperto e gli abbia mostrato la sua stessa lussuria, mettendolo in condizione di lasciarla andare, grazie alla capacità di percepire tutto ciò che va al di là del fisico, tutto ciò che è infinito.
  • Serpente Naga intorno al collo: simboleggia il potere di sconfiggere la morte e tutto ciò che è malevolo.
  • Japamala di rudraksha: ghirlande di semi sacro di rudraksha (provenienti dall'albero di Elaeocarpus gabitrus) intorno ai polsi a mo' di bracciali.

Il Dio Shiva può essere rappresentato in altri modi:

  • Shiva Ardhanarishvara: in questo caso il Dio viene rappresentato metà uomo e metà donna a simboleggiare la natura e lo spirito che si intrecciano, fondendosi e completandosi a vicenda.
  • Shiva Lingam: è un oggetto simbolo dell'eternità del ciclo della vita, della morte e rinascita, ed è utilizzato per venerare il Dio e collegarsi spiritualmente a esso. Il lingam è formato da una base circolare su cui è posto un cilindro verticale, visto come la manifestazione del grande potere di Shiva e della sua capacità di generare la vita (non a caso molti lo riconducono a un simbolo fallico).

Shiva e la consorte Shakti

Nel Tantra Yoga ogni volta che si parla del Dio Shiva, si fa riferimento anche alla sua consorte, la sua controparte, la Dea Shakti, che rappresenta l'energia femminile lunare che da origine al mondo. Secondo la leggenda Shiva è Shakti risiederebbero insieme ai loro figli, Skanda e Ganesha, sul monte Kailash, infatti alcuni dei tanti nomi di Shiva confermano che egli è Signore del Kailash.

Shiva e Shakti infatti rappresentano le energie sessuali, rispettivamente maschili e femminili e spesso vengono raffigurati insieme (ad esempio nella posizione Yab Yum del sesso tantrico) a simboleggiare il dualismo di ogni cosa, due parti contrapposte che si integrano e si intrecciano perfettamente. Secondo la cultura induista Shiva avrebbe anche una "seconda" moglie, Parvati, Dea che simboleggia l'amore devoto, la fertilità e la devozione, anche se in realtà Parvati non sarebbe altro che la reincarnazione di Shakti.

Origini del Dio Shiva

Tutto ciò che ci è stato tramandato nel tempo sul Dio Shiva arriva da fonti e testimonianza antichissime, per cui non è semplice trovare informazioni univoche sulle origini del Dio. Secondo la tradizione induista e vedica, Shiva avrebbe avuto origine dal cacciatore e Dio della tempesta Rudra, che veniva chiamato appunto Shiva, quando riusciva a tenere sotto controllo il suo potere, per cui la forza distruttiva di Rudra si è placata, lasciando spazio alla calma meditativa di Shiva.

Secondo un'altra leggenda gli Dei Brahma e Vishnu si stavano contendendo il primato di Dio più forte e potente, quando improvvisamente apparve una colonna ardente, le cui radici affondavano nel punto più alto del cielo e nel punto più profondo della terra. Brahma e Vishu, in contesa, per dimostrare le loro capacità, si trasformarono rispettivamente in un'oca e in un cinghiale e raggiunsero i poli opposti per trovare le radici della colonna, ma senza successo.

Quando tornano al punto di partenza apparve l'immagine di Shiva all'interno del pilastro, che fece capire loro di essere parte di una trinità di Dei potenti e sovrani dell'universo e dell'infinito, il Trimurti, del quale abbiamo parlato precedentemente.

Come viene venerato il Dio Shiva

La cultura che venera il Dio Shiva prende il nome di scivaismo e l'obiettivo di coloro che la seguono è quello di liberare la propria anima da tutto ciò che la confina al mondo terreno e trascendere, arrivare a una vera e propria rinascita, attraverso:

  • la penitenza;
  • la purificazione, tramite l'immersione nelle acque sacre (per esempio il Gange);
  • lo Yoga;
  • la meditazione coadiuvata spesso dal mantra OM;
  • cerimonie di adorazione (puja) in cui viene adorato Shiva in forma Lingam e si offrono doni, come fiori e frutta;
  • feste come Maha Shivaratri che si celebra in gennaio e febbraio e si osserva un giorno di digiuno e celebrazioni.

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