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Le zone erogene sono delle aree del nostro corpo estremamente sensibili alle stimolazioni e svolgono un ruolo molto importante nell’ambito della sessualità, in quanto sono in grado di accendere l’eccitazione.
Nonostante quando si parla di zone erogene ci si immaginano solo i genitali, queste sono tantissime e si trovano in molte altre parti del corpo e soprattutto, sono molto soggettive, infatti sono diverse da persona a persona, anche se esistono delle aree sensibili più comuni di altre.
C’è da ricordare anche che, con il passare del tempo, ma anche in base alla condizione psicologica della persona, le zone erogene possono mutare o essere sensibili in alcune occasioni e non in altre.
Alla risposta delle zone erogene contribuiscono fattori sia fisici, sia psicologici.
Per quanto riguarda i primi, la particolarità di queste aree sensibili sta nel fatto che sono ricche di terminazioni nervose, per cui, se stimolate, diventano particolarmente recettive alle effusioni come, baci, carezze e tocchi leggeri.
Infatti, quando le zone erogene vengono stimolate si attivano i recettori sensoriali presenti nella pelle e concentrati in quella parte del corpo, e inviano segnali di piacere al cervello, grazie anche al rilascio di neurotrasmettitori strettamente legati alla risposta sessuale.
In riferimento ai fattori psicologici che determinano la sensibilità di un’area rispetto a un’altra, questi possono essere legati alla connessione emotiva con il partner, ma anche alle esperienze passate, in quanto si attiva una sorta di memoria sensoriale, per cui se la stimolazione di una zona è legata a eventi piacevoli, la risposta sarà più intensa.
Inoltre, la reazione della zona erogena dipende anche dal grado di rilassamento, dall’eccitazione sessuale, dalla libido, dalle fantasie e dall’anticipazione di ciò che può succedere, temi che analizzeremo in seguito.
Conoscere quali sono le proprie zone erogene e quelle dell’eventuale partner è molto importante per migliorare il benessere sessuale di ognuno di noi; infatti capire quali sono le aree del corpo più sensibili aumenta il desiderio e il piacere sessuale, riuscendo a garantire il soddisfacimento dei bisogni e una prestazione sessuale più intensa.
La profonda conoscenza del proprio corpo inoltre, aumenta la propria autostima e permette di conoscere sé stessi in modo più intimo.
Sapere dove sono localizzate le zone erogene può anche accrescere l’intimità con il partner, nonché favorire una comunicazione più aperta e sincera, rafforzando il legame emotivo e la fiducia nella relazione.
Come abbiamo anticipato nella sfera sessuale e nella stimolazione ed esplorazione delle zone erogene, la componente psicologica è fondamentale, se non l’elemento primario che garantisce la buona riuscita dell’esperienza.
Il potere della mente è immenso e non va sottovalutato perché, se coinvolta, accompagna e intensifica tutto ciò che invece riguarda le stimolazioni fisiche.
A livello scientifico è proprio la corteccia prefrontale che svolge un ruolo attivo nell’eccitazione e nella libido, attraverso lo sviluppo di fantasie erotiche, che rendono le zone erogene ancora più reattive.
Per stimolare il pensiero alcune tecniche utili possono essere giochi che stimolino la fantasia e creino aspettative sin da molto prima del vero e proprio incontro sessuale, oppure pronunciare frasi piccanti e sensuali durante i preliminari, che possano creare e dare spazio a immagini erotiche.
La componente piscologica svolge un ruolo importante anche per quello che riguarda il rilassamento, fattore strettamente legato alle zone erogene, perché questo può determinare la buona riuscita della prestazione sessuale. Se ci sentiamo rilassati il nostro corpo lo percepisce e risponde sciogliendo le tensioni muscolari e generando una naturale sensazione di benessere, di conseguenza le zone erogene diventano più sensibili agli stimoli e contribuiscono a intensificare il piacere.
Per quanto riguarda l’universo femminile esistono diverse zone erogene che possono essere classificate primarie o secondarie, in base alla loro importanza.
Tra le zone erogene primarie femminili possiamo annoverare:
Per quanto riguarda invece le zone erogene secondarie femminili, queste sono sono dislocate in tutto il corpo e sono:
Anche per quanto riguarda gli uomini esiste una classificazione delle zone erogene e tra le primarie troviamo:
Tra le zone erogene secondarie maschili invece troviamo:
Le zone erogene variano da persona a persona e possono essere più o meno sensibili anche in base alla situazione in cui ci troviamo. Per capire quali sono le proprie è necessario conoscere profondamente il proprio corpo ed esplorare la propria sessualità con curiosità e libertà.
La conoscenza di sé è possibile soprattutto durante la pratica dell’autoerotismo in cui ci si prende tempo per scoprire sé stessi, capire quali sono le proprie preferenze, prestando attenzione ai chiari segnali che il corpo ci invia.
Conoscere le proprie aree sensibili ci permette di acquisire consapevolezza e fiducia in noi stessi, cosicché possiamo sentirci liberi di comunicare apertamente con il nostro partner e fargli conoscere le zone erogene, anche tramite l’invio di segnali tramite il linguaggio del corpo.
Allo stesso tempo, quando si prende consapevolezza delle proprie zone erogene, è importante conoscere anche quelle del partner. Il modo migliore è quello di esplorare gradualmente il corpo dell’altro tramite baci carezze, tocchi delicati e osservare le sue reazioni e come il suo corpo risponde alle stimolazioni.
Per stimolare le zone erogene è essenziale esplorare con calma e senza fretta ascoltando e prestando attenzione ai segnali che il proprio corpo, o quello del partner, ci inviano.
Esistono diverse tecniche per stimolare le aree sensibili del corpo e queste modalità, sebbene più o meno simili, variano sensibilmente in base alla zona su cui ci si concentra.
In generale, i modi migliori per aumentare la tensione sessuale e l’eccitazione consistono in baci leggeri, baci più profondi e intensi, sfioramenti, soffi leggeri, un caldo massaggio erotico, utilizzo della lingua.
Per esempio per quanto riguarda le zone erogene primarie, quindi quelle relative ai genitali interni ed esterni, si inizia con delle carezze delicate che poi si trasformeranno in tocchi più intensi e massaggi.
Per altre zone erogene invece, come per esempio collo, la nuca, il lobo dell’orecchio, il collo del piede, il polso ecc. si usano perlopiù carezze leggere, sfioramenti con dita e labbra, baci più o meno umidi.
Tutte le stimolazioni, possono essere messe in atto anche tramite l’utilizzo di appositi oggetti, come per esempio piume, cubetti di ghiaccio e sex toys, come vibratori, andando ad aumentare pian, piano, l’intensità della vibrazione e adattandola alla zona erogena in cui diamo concentrati.